Irene Lupe Scarpato (canto)
Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello)
Gian Marco Libeccio (chitarra classica)
La canzone napoletana non è una reliquia da museo.
Non è un corpo senza ossigeno da dover mummificare.
I suoi spartiti, le sue copielle, non sono pergamene da santificare bensì testamenti da celebrare.
Questa l’intuizione, l’intenzione e l’ambizione del trio Suonno D’Ajere composto da Irene Lupe Scarpato (canto), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica). L’ensemble – che nel nome evoca il singolo omonimo realizzato da Pino Daniele nel disco d’esordio Terra mia (1977), quale ideale punto di connessione tra il classicismo mediterraneo e la ostinata ricerca di essere contemporanei – è attivo dal 2016 e via via ha sviluppato un credo rigoroso e intransigente. Tanto da diventare una vera formazione orchestrale che viaggia dentro le melodie e i ritmi, e circumnaviga le serenate e le canzoni umoristiche per far tornare alla luce – oggi – quel mistero e quella sapienza compositiva e di interpretazione che ha reso la canzone napoletana una disciplina. Alias un patrimonio immateriale.
Suonno D’Ajere perché la band propone brani meno diffusi, se non inesplorati, con la volontà irremovibile di restituire dignità e spessore a questa tradizione, slegandola dall’immagine di vetrina e cercandone l’intimità e l’essenza. La scelta stessa della strumentazione richiama le formazioni da “posteggia” del primo ‘900 però l’esecuzione ha un approccio ben più filologico, lontano da quello passeggero di strada. L’effetto è un mix suadente e fisico di architettura popolare e mood classico ed è il crocevia fragile tra questi due mondi. È il cardine della canzone napoletana, sia detto.
Bio
Il trio muove i primi passi nelle rassegne concertistiche della città e in poco tempo inizia esperienze artistiche di spicco. Nel settembre 2017 si esibisce alla 74° edizione della biennale di Venezia: la loro registrazione del brano “Palummella” viene scelta come colonna sonora del documentario “La chimera – appunti per un film sulle vele di Scampia”. Nel Novembre dello stesso anno si esibiscono al teatro “Dal Verme” di Milano prendendo parte alla presentazione del Volume “Storia della Canzone Napoletana”, del M° Scialò. Nel Settembre 2018 sono ospiti dello spettacolo teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” presentandovi il loro inedito. Con quest’ultimo vincono il primo premio al festival “SanremoCantaNapoli” 2018 che nel dicembre dello stesso anno li porta come ospiti allo storico “Festival di Napoli”, dove riscuoteranno grande successo di critica e pubblico. La band ha partecipato al memorial “Je sto vicino a te – 64” in ricordo di Pino Daniele al Palapartenope, ricevendo l’ovazione dei 4 mila spettatori presenti.
Il primo marzo 2019 presenta “Suspiro”, il suo primo lavoro discografico, al Caffè Gambrinus di Napoli. Ha tenuto un concerto nell’Auditorium Novecento (sold out), luogo-crocevia della canzone napoletana in tutto l’arco del Novecento. Ha suonato all’anteprima dei Premi Vittorio De Sica nell’ambito degli Incontri internazionali di Cinema di Sorrento e si è esibito al concerto del 1° maggio a Napoli sul palco di piazza Dante.
Nel 2019 vincono il Premio Folkest-Alberto Cesa, la menzione della giuria internazionale e il premio per la migliore interpretazione al Premio Andrea Parodi, il premio “Bianca d’Aponte International”.
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